Il comune di Verucchio ora ha una rete!


...Perchè solo chi è direttamente coinvolto sa come migliorare i servizi!

giovedì 21 giugno 2012

Ecco spiegate le dimissioni..

Carissimi amici, con questo post vogliamo rendere pubblica la lettera che Daniela Montanari ha scritto in occasione delle sue dimissioni da Assessore alle attività produttive del Comune di Verucchio.

Il Gruppo D25 la ringrazia per il lavoro fin qui svolto, dettato da professionalità, costanza e senso civico. 
E' stata punto di riferimento per i commercianti locali, sempre alla ricerca di forme di cooperazione comunali per agevolare il lavoro agli esercizi commerciali del territorio, prestando in ogni momento la massima attenzione alle problematiche dovute al duro periodo storico che stiamo vivendo.
Il senso di servizio per la cittadinanza e la forte responsabilità civica che rivestono la sua persona sono state, purtroppo, anche le cause di attrito che Daniela ha dovuto affrontare come amministratore. 
Come è ben spiegato dalle righe che seguono, ha preferito scegliere coraggiosamente di dimettersi, capendo che fare della buona politica un principio cardine non era più sufficiente per continuare a svolgere quel ruolo.



Verucchio 21.06.2012 

Il brutto anatroccolo 

Molte sono le donne che vogliono misurarsi con ruoli di responsabilità in politica, soprattutto a livello locale, ma quando si arriva al potere vero, sono costrette a perdere tempo e energie per superare resistenze, finché molte, troppe, abbandonano. 
Un grande sciupio. 
Le mie dimissioni da assessore del Comune di Verucchio rientrano pienamente in questa casistica. 
Gli ostacoli da superare in effetti sono stati tanti e ben evidenti sin dall'inizio del mio insediamento : 

- scontare la naturale diffidenza di una persona che non proviene dal vivaio dei partiti ma che rappresenta invece un anacronistico gruppo di donne, le D25, la vera parte civica della lista elettorale. 

- essere subentrata in sostituzione di un altro assessore, quindi essere un ripiego non una scelta. 

Ecco quindi il "brutto anatroccolo", questa è stata la parola che candidamente è emersa dalla Giunta riferita alle prime fasi del mio lavoro di assessore. 
Con queste premesse ha avuto luogo una sorta di "rito d'iniziazione" che ho dovuto subire all'interno delle chiuse stanze del "Palazzo". 
Per superarlo ho dovuto mettercela tutta, dimostrare la mia professionalità, la correttezza e la voglia di fare bene, quindi alla fine ho raggiunto la stima, ma a quale prezzo: 

- oltre le 10 ore di lavoro al giorno, dilaniata dai rimorsi di non curare gli impegni familiari a cui noi donne difficilmente troviamo deleghe, trascurando il mio lavoro professionale. 

- vincere la diffidenza e lo stupore degli uffici non abituati ad un assessore che si permetteva di entrare così nello specifico della procedura operativa dell'amministrazione. 

Sono profondamente convinta che per poter comprendere il funzionamento della macchina comunale, (vero pachiderma ingessato dalla burocrazia e conseguentemente anche fonte di sprechi) si debba entrare nell'operatività quotidiana, capirne appieno i meccanismi per poi poterli ottimizzare. 
Come l'esempio classico del figlio del padrone dell'azienda meccanica che prima di dirigere viene messo dal padre alla catena di montaggio fra gli operai. 

- accusata di non svolgere appieno il mio mandato di assessore che doveva essere storicamente più politico......( mi chiedevo all'inizio, perplessa, cosa significasse veramente fare politica in momenti di forte crisi.) 

Allora quando sono riuscita a far classificare il mio paese fra i primi della provincia in un bando che assegnava contributi ai commercianti, oppure quando sono riuscita a risparmiare sulla spesa comunale, dopo un controllo certosino di ogni capitolo del bilancio, solo allora il brutto anatroccolo si è sentito cigno, convinto di fare della buona politica. 
Ma attenzione, non illudetevi di poter modificare l'ordine maschile di gestione del potere (causa, a mio avviso, della profonda crisi della politica tradizionale), oppure quella di migliorare la prassi incancrenita della macchina comunale (non è mai stata fatta una verifica attenta dei singoli carichi di lavoro di ogni dipendenti). 
Dovete ricordarvi che siete sempre, per alcuni, il brutto anatroccolo e le mortificazioni alla vostra voglia di far bene sono costantemente in agguato, sino alla fine, quando sfinite sarete costrette a dimettervi. 

Daniela Montanari 
(ex assessore al Bilancio alle attività produttive e alla sicurezza) 

Gruppo D25 - Verucchio (Rimini)

sabato 9 giugno 2012

Le decisioni dei consiglieri dell'Emilia Romagna sul tema degli aiuti economici per il terremoto

Il video del Consiglio della Regione Emilia Romagna riguardo il sisma.

Testo di Giovanni Favia
Avevo presentato in aula una risoluzione, era chiara e semplice: 1. versamento della rata 2012 dei rimborsi elettorali ai territori colpiti dal sisma 2. massima trasparenza nelle somme destinate alla popolazione terremotata e tracciabilità completa delle varie destinazioni d'uso. Purtroppo l'aula è sempre più sorda alle richieste dei cittadini. Tutti i gruppi politici questa mattina hanno presentato degli atti, e noi con loro. Il Movimento 5 Stelle ha anche firmato e votato la risoluzione proposta dalla Maggioranza, perché conteneva molti elementi sui quali concordavamo: dalla preoccupazione per le condizioni attuali degli sfollati, all'intento di profondere il massimo sforzo per favorire la ricostruzione e la ripartenza delle attività lavorative e imprenditoriali. Ma il punto sul quale è scoppiata la bagarre è, come al solito, quello dei soldi: ho suggerito di devolvere la rata 2011 dei rimborsi elettorali regionali che spettano ai partiti entrati nel consiglio dell'Emilia Romagna, in favore delle popolazioni terremotate. Mi sembrava che, in una situazione tanto grave e particolare, tutti i gruppi potessero convergere. Invece no. La risoluzione è stata respinta con 31 voti contro e soli 6 a favore. E perché? Ne abbiamo sentite di tutti i colori... Il dato resta: PD, PDL, IDV, SEL-VERDI e FDS sono molto solidali con le popolazioni colpite dal sisma, certo, ma quando si tratta di toccare i propri rimborsi elettorali, prelevati dalle tasse degli italiani contro la loro volontà, preferiscono sviare il discorso e tenerseli stretti. E parliamo di oltre 3 milioni di €uro in Emilia-Romagna per il solo 2011... E' ovvio che sarebbe stato 'bello' uscire dall'aula solo con documenti condivisi, ma non potevo certo esimermi dal cercare di riportare la politica al suo ruolo, che è quello di anteporre gli interessi di tutti a quelli dei singoli e dei partiti. Dopo essermi preso, a microfoni aperti, del 'furbo', del 'cinico' e del 'teatrante della politica' il Presidente Matteo Richetti, Renziano, non ha ritenuto di potermi concedere di nuovo la parola, dichiarando che se non gli stava bene potevo anche accomodarmi fuori (bell'idea di democrazia). Così ho fatto. Confermo comunque, per quanto riguarda le operazioni di soccorso, il mio vigile sostegno alle autorità che si sono attivate, dal Presidente al Direttore della protezione civile Egidi. In questo momento il primo interesse deve essere quello dei cittadini e delle imprese colpite da questa terribile calamità.