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giovedì 13 febbraio 2014


COME LAVORIAMO IN CONSIGLIO COMUNALE
Comunicazione nr. 7/2014
di Daniela Montanari
Gruppo D25 - Cittadini InComune                                      
                                                                                                                            Verucchio 09.02.2014
Come noterete compare per la prima volta nei nostri comunicati  la neo-nata lista civica
Cittadini InComune
Promossa da semplici cittadini e dal gruppo D25, stanchi della vecchia politica e delle finte liste civiche, dietro alle quali si celano in realtà i soliti partiti dominanti. Una lista che si propone alle prossime elezioni amministrative  comunali di primavera con l’intento di promuovere la massima trasparenza e la partecipazione attiva della cittadinanza verucchiese,  portando avanti azioni di buona amministrazione, trasversali  agli schieramenti politici.
Scusate la piccola propaganda, tornando ai fatti,  lo scorso 5 febbraio si è tenuto il Consiglio Comunale di Verucchio.
La seduta è iniziata con una nostra osservazione su quanto pubblicato nei verbali della seduta del precedente Consiglio Comunale del 21 dicembre  scorso. Purtroppo, nostro malgrado, siamo state costrette a ritornare sul triste episodio riguardante il nuovo Regolamento sul funzionamento del nostro Museo, ecco il testo letto in Consiglio Comunale :
“Egregio signor Sindaco,
leggendo i verbali della seduta precedente, a cui non ero presente per motivi familiari, ho notato che lei mi ha accusato di scorrettezza in quanto il giorno 7 novembre, essendo in possesso della lettera della Soprintendenza, non ho avvisato lei e l' Assessora del fatto che tale lettera le era stata consegnata!
A parte il ridicolo della situazione, se fosse vera, per cui un semplice consigliera di minoranza possiede
 prima del Sindaco un documento a lui indirizzato ( che bella efficienza e considerazione da parte dell' apparato amministrativo!)  cosa le fa pensare che io possedessi tale documento? E come? Forse gli uffici
comunali tramano contro di lei e mi consegnano seduta stante i suoi documenti? Oppure il Soprintendente ha una tale fiducia in lei che mi manda per conoscenza la lettera? Cerchiamo di essere minimamente seri, per un attimo, in questa penosa vicenda  che solo arrampicandovi sugli specchi e grazie al silenzio tombale dei miei colleghi consiglieri  lei  e la assessora Bernardi  avete messo a tacere.
La risposta, signor Sindaco, è che la sera del 7 novembre io non avevo la più pallida idea della lettera, ma, cercando di svolgere il mio servizio nel migliore dei modi, ho cercato di approfondire il tema oggetto di delibera e, notando che il ruolo di direttore scientifico, proposto dalla Soprintendenza e svolto finora da Patrizia Von Eles, veniva notevolmente indebolito, ho chiesto all' Assessora se i due personaggi fossero d' accordo. Lo so che, casualmente, questa semplice domanda con la relativa risposta affermativa dell' Assessora vi ha messo in difficoltà alla luce degli interventi  del Soprintendente e della dottoressa Von Eles, so anche che lei non mi ritiene capace neppure di domande così banali, la verità è che ci si dovrebbe meravigliare della silenziosa accettazione da parte di tutto il consiglio di ogni cosa venga proposta, non dei miei tentativi, spesso noiosi,lo so,  di capire e di dibattere.
Quindi se atteggiamenti scorretti ci sono stati, non sono certamente venuti da me e non servono certo chilometriche e bizantine relazioni per giustificare certi comportamenti.
A tal proposito chiederei
, se possibile, al Segretario comunale se il richiamo al Dirigente che non mi ha consegnato la lettera della Soprintendenza sia stato verbale, un semplice buffetto, o scritto, nel qual caso, sempre se possibile, desidererei averne gentilmente copia.
                                                                                                               Consigliera Indipendente di opposizione
                                                                                                                              Daniela Montanari”
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Gli ordini del giorno in approvazione hanno riguardato piccole variazioni urbanistiche e  lo Studio di fattibilità per la  riqualificazione del Borgo S.Antonio di Verucchio.                                                                        
A tale riguardo mi piace sottolineare come grazie al nostro intervento sia stato possibile mettere in campo (contrariamente alle solite cattive abitudini di far calare le scelte dell’amministrazione dall’alto)  il coinvolgimento attivo della cittadinanza residente (anche io risiedo al Borgo). Ho infatti richiesto durante una assemblea pubblica lo scorso 17 dicembre  all’assessore in carica Urbinati se fosse possibile indire  una assemblea pubblica al riguardo.  Mi sono poi recata in Comune e dagli uffici tecnici mi sono fatta dare la relativa documentazione (piuttosto corposa e piena di rilievi fotografici.) Ho indetto una piccola assemblea con i cittadini residenti al Borgo S. Antonio e insieme abbiamo studiato gli atti e quando sabato 1 febbraio si è tenuta l’assemblea pubblica abbiamo potuto depositare un nostro documento che recepito dall’amministrazione ha prodotto delle modifiche/aggiunte  allo studio di fattibilità portato in Consiglio Comunale, 
ecco il testo del nostro documento :
                                                                                                                                                     “Verucchio 01.02.2014 Facciamo seguito alla nostra richiesta verbale  dello scorso 17 dicembre di avere un percorso partecipato con i cittadini su questo Piano di recupero del Borgo e siamo contenti che l’Amministrazione comunale abbia voluto rispondere alla nostra proposta con questa assemblea pubblica.
Sono molti anni che il Borgo Sant’Antonio non è tra i pensieri di questa Amministrazione comunale, l’ultima volta risale alla sistemazione della Fonte e c’era ancora l’ex Sindaco Giovagnoli.
Nel frattempo il Borgo, anche se dimenticato dall’Amministrazione, è stato scoperto da nuovi residenti e da turisti,  si sono intensificate anno dopo anno le persone che a piedi lo attraversano restando ammaliati dalla bellezza e integrità del luogo.
Infatti una delle caratteristiche più premianti del Borgo è quella di assapora al suo interno l’integrità strutturale di un vecchio borgo rurale, di qui la necessità inderogabile di porre la massima attenzione progettuale nella prospettiva di riqualificazione futura perché siamo di fronte ad un vero piccolo gioiello molto delicato.
La situazione di degrado è tristemente famosa ai suoi residenti, assessori e dipendenti comunali conoscono fin troppo bene le innumerevoli volte che li abbiamo richiamati segnalando loro le varie emergenze e la realtà attuale sarebbe stata meno degradante se fosse stata oggetto nel tempo di piccole manutenzioni costanti.
Nel merito del vostro studio per quanto riguarda gli spazi pubblici,  dopo aver visionato le vostre schede siamo ad integrarle con altre segnalazioni che Vi chiediamo gentilmente di voler tenere in considerazione nel Piano di recupero :
- sistemazioni strade, buche
- segnalazioni stradali con numeri civici ed istallazione di segnaletica che indichi il raggiungimento del Borgo dai gradini prospicienti il Museo, specificando i luoghi da visitare : Chiesetta - Lavatoio
  pubblico - Pieve romanica (precedente nostra richiesta del 10 maggio 2003 Vs. prot. 5523)
- Evitare l’utilizzo di diserbanti per la manutenzione del verde 
- Integrare alla programmata sistemazione del verde anche quella della pulizia delle strade
- un Piano che abbia una visione più a lungo termine con pratiche di sostenibilità ambientale,
   ecologica e di risparmio energetico. La particolarità delle piccole dimensioni del Borgo
   potrebbero essere colta come una opportunità per l’Amministrazione comunale per testare in fase
   sperimentale nuove pratiche di innovazione tecnologica ed ecologicamente sostenibili.
 - fermata del “pulmino a chiamata”  sotto la Rocca e alla Chiesetta
 -  verifica  tetto e struttura della Chiesetta.

Il piano di riqualificazione non può non tenere conto, anche se formalmente fuori dai perimetri strettamente urbanistici del Borgo, della Pieve  romanica, una degli edifici più antichi del nostro Comune, che si raggiunge con facilità a piedi proprio dal Borgo; sarebbe quindi un elemento di naturale completamente per potenziare tour pedonali per viaggiatori affamati di cultura e paesaggio.
Vogliamo pertanto portare alla Vostra attenzione l’esistenza della bruttissima recinzione che circonda la Pieve, non degna di un edificio di quella importanza e senza dubbio posizionata senza autorizzazione.

Sempre nel merito di potenziare i tour pedonali, sarebbe interessante affiancare alle riaperture dei tracciati identificati nel  vostro Piano anche altri non strettamente rientranti nel perimetro del borgo ma indubbiamente ad esso strettamente collegati, che conducono alla campagna circostante ed anche essi meritevoli di tutela e di valorizzazione benché fuori dal perimetro del centro storico. Una individuazione di ambiti perimetrali su parametri più vasti : storico-urbanistici e naturali, la suggestione più ampia di un territorio di così alto pregio.


Vi chiediamo inoltre di prevedere che su tutto il piano di riqualificazione sia contemplata la totale sostituzione dei pali e dei lampioni dell’illuminazione pubblica. Attualmente il vostro Piano prevede solo alcune sostituzioni e aggiunte di nuovi pali(l’ultima nostra segnalazione  risale al lontano settembre 1999, fatta al dirigente Barocci e al ex assessore Pulimanti).  I pali attualmente esistenti,  consoni ad un contesto di grande circonvallazione urbana piuttosto che ad un borgo rurale,  sono stati posizionati senza nessuna autorizzazione della Soprintendenza,  non si può certo pretendere rispetto delle regole e normative- urbanistiche del centro storico solo ai cittadini  quando è proprio l’Amministrazione che non solo non da il buon esempio ma in sostanza elude tali prescrizioni.

Chiediamo inoltre che le fasi successive alla stesura del Piano, rivisto includendo questi nostri suggerimenti, veda la partecipazione attiva dei cittadini per quanto riguarda :

-       Stralci esecutivi  e di programmazione degli interventi, garantendo la condivisione sulle priorità d’intervento più urgenti, prima che questi siano arbitrariamente decisi solo dalla Giunta.
-       Concordare preventivamente le modalità e la tempistica per quanto riguarda gli interventi di spettanza dei privati, non dimenticando che nel Piano prevedete una vostra attivazione immediata con provvedimenti repressivi su illeciti normativi e dei regolamenti edilizi ma la stessa tempestività repressiva non la  si evidenzia per gli stessi illeciti da voi perpetrati nei contesti  pubblici. Chiediamo parità di trattamento.
-       Affidamento di incarico esterno per la redazione del Piano di Recupero : chiediamo che tale affidamento sia effettuato tramite bando di gara e di conoscerne i relativi costi.

                                                                                                                                      Cittadini  del Borgo Sant’Antonio
                                                                                                                         Consigliera indipendente Daniela Montanari”
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