COME LAVORIAMO IN CONSIGLIO
COMUNALE
Comunicazione nr. 7/2014
di Daniela Montanari
Gruppo D25 - Cittadini InComune
Verucchio 09.02.2014
Come noterete compare per la prima volta nei nostri comunicati la neo-nata lista civica
“Cittadini
InComune”
Promossa da semplici cittadini e dal gruppo D25, stanchi della
vecchia politica e delle finte liste civiche, dietro alle quali si celano in
realtà i soliti partiti dominanti. Una lista che si propone alle prossime
elezioni amministrative comunali
di primavera con l’intento di promuovere la massima trasparenza e la
partecipazione attiva della cittadinanza verucchiese, portando avanti azioni di buona amministrazione,
trasversali agli schieramenti politici.
Scusate la piccola propaganda, tornando ai fatti, lo scorso 5 febbraio si è tenuto il Consiglio Comunale di Verucchio.
La seduta è iniziata con una nostra osservazione su quanto pubblicato nei verbali della seduta del
precedente Consiglio Comunale del 21 dicembre scorso. Purtroppo, nostro malgrado, siamo state costrette a
ritornare sul triste episodio riguardante il nuovo Regolamento sul
funzionamento del nostro Museo, ecco il testo letto in Consiglio Comunale :
“Egregio signor
Sindaco,
leggendo i verbali della seduta precedente, a cui non ero presente per motivi familiari, ho notato che lei mi ha accusato di scorrettezza in quanto il giorno 7 novembre, essendo in possesso della lettera della Soprintendenza, non ho avvisato lei e l' Assessora del fatto che tale lettera le era stata consegnata!
A parte il ridicolo della situazione, se fosse vera, per cui un semplice consigliera di minoranza possiede
prima del Sindaco un documento a lui indirizzato ( che bella efficienza e considerazione da parte dell' apparato amministrativo!) cosa le fa pensare che io possedessi tale documento? E come? Forse gli uffici
comunali tramano contro di lei e mi consegnano seduta stante i suoi documenti? Oppure il Soprintendente ha una tale fiducia in lei che mi manda per conoscenza la lettera? Cerchiamo di essere minimamente seri, per un attimo, in questa penosa vicenda che solo arrampicandovi sugli specchi e grazie al silenzio tombale dei miei colleghi consiglieri lei e la assessora Bernardi avete messo a tacere.
La risposta, signor Sindaco, è che la sera del 7 novembre io non avevo la più pallida idea della lettera, ma, cercando di svolgere il mio servizio nel migliore dei modi, ho cercato di approfondire il tema oggetto di delibera e, notando che il ruolo di direttore scientifico, proposto dalla Soprintendenza e svolto finora da Patrizia Von Eles, veniva notevolmente indebolito, ho chiesto all' Assessora se i due personaggi fossero d' accordo. Lo so che, casualmente, questa semplice domanda con la relativa risposta affermativa dell' Assessora vi ha messo in difficoltà alla luce degli interventi del Soprintendente e della dottoressa Von Eles, so anche che lei non mi ritiene capace neppure di domande così banali, la verità è che ci si dovrebbe meravigliare della silenziosa accettazione da parte di tutto il consiglio di ogni cosa venga proposta, non dei miei tentativi, spesso noiosi,lo so, di capire e di dibattere.
Quindi se atteggiamenti scorretti ci sono stati, non sono certamente venuti da me e non servono certo chilometriche e bizantine relazioni per giustificare certi comportamenti.
A tal proposito chiederei, se possibile, al Segretario comunale se il richiamo al Dirigente che non mi ha consegnato la lettera della Soprintendenza sia stato verbale, un semplice buffetto, o scritto, nel qual caso, sempre se possibile, desidererei averne gentilmente copia.
leggendo i verbali della seduta precedente, a cui non ero presente per motivi familiari, ho notato che lei mi ha accusato di scorrettezza in quanto il giorno 7 novembre, essendo in possesso della lettera della Soprintendenza, non ho avvisato lei e l' Assessora del fatto che tale lettera le era stata consegnata!
A parte il ridicolo della situazione, se fosse vera, per cui un semplice consigliera di minoranza possiede
prima del Sindaco un documento a lui indirizzato ( che bella efficienza e considerazione da parte dell' apparato amministrativo!) cosa le fa pensare che io possedessi tale documento? E come? Forse gli uffici
comunali tramano contro di lei e mi consegnano seduta stante i suoi documenti? Oppure il Soprintendente ha una tale fiducia in lei che mi manda per conoscenza la lettera? Cerchiamo di essere minimamente seri, per un attimo, in questa penosa vicenda che solo arrampicandovi sugli specchi e grazie al silenzio tombale dei miei colleghi consiglieri lei e la assessora Bernardi avete messo a tacere.
La risposta, signor Sindaco, è che la sera del 7 novembre io non avevo la più pallida idea della lettera, ma, cercando di svolgere il mio servizio nel migliore dei modi, ho cercato di approfondire il tema oggetto di delibera e, notando che il ruolo di direttore scientifico, proposto dalla Soprintendenza e svolto finora da Patrizia Von Eles, veniva notevolmente indebolito, ho chiesto all' Assessora se i due personaggi fossero d' accordo. Lo so che, casualmente, questa semplice domanda con la relativa risposta affermativa dell' Assessora vi ha messo in difficoltà alla luce degli interventi del Soprintendente e della dottoressa Von Eles, so anche che lei non mi ritiene capace neppure di domande così banali, la verità è che ci si dovrebbe meravigliare della silenziosa accettazione da parte di tutto il consiglio di ogni cosa venga proposta, non dei miei tentativi, spesso noiosi,lo so, di capire e di dibattere.
Quindi se atteggiamenti scorretti ci sono stati, non sono certamente venuti da me e non servono certo chilometriche e bizantine relazioni per giustificare certi comportamenti.
A tal proposito chiederei, se possibile, al Segretario comunale se il richiamo al Dirigente che non mi ha consegnato la lettera della Soprintendenza sia stato verbale, un semplice buffetto, o scritto, nel qual caso, sempre se possibile, desidererei averne gentilmente copia.
Consigliera
Indipendente di opposizione
Daniela
Montanari”
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Gli ordini del giorno in approvazione hanno riguardato piccole
variazioni urbanistiche e lo Studio
di fattibilità per la riqualificazione del Borgo
S.Antonio di Verucchio.
A tale riguardo mi piace sottolineare come grazie al nostro intervento sia stato possibile mettere in campo (contrariamente alle solite cattive abitudini di far calare le scelte dell’amministrazione dall’alto) il coinvolgimento attivo della cittadinanza residente (anche io risiedo al Borgo). Ho infatti richiesto durante una assemblea pubblica lo scorso 17 dicembre all’assessore in carica Urbinati se fosse possibile indire una assemblea pubblica al riguardo. Mi sono poi recata in Comune e dagli uffici tecnici mi sono fatta dare la relativa documentazione (piuttosto corposa e piena di rilievi fotografici.) Ho indetto una piccola assemblea con i cittadini residenti al Borgo S. Antonio e insieme abbiamo studiato gli atti e quando sabato 1 febbraio si è tenuta l’assemblea pubblica abbiamo potuto depositare un nostro documento che recepito dall’amministrazione ha prodotto delle modifiche/aggiunte allo studio di fattibilità portato in Consiglio Comunale, ecco il testo del nostro documento :
A tale riguardo mi piace sottolineare come grazie al nostro intervento sia stato possibile mettere in campo (contrariamente alle solite cattive abitudini di far calare le scelte dell’amministrazione dall’alto) il coinvolgimento attivo della cittadinanza residente (anche io risiedo al Borgo). Ho infatti richiesto durante una assemblea pubblica lo scorso 17 dicembre all’assessore in carica Urbinati se fosse possibile indire una assemblea pubblica al riguardo. Mi sono poi recata in Comune e dagli uffici tecnici mi sono fatta dare la relativa documentazione (piuttosto corposa e piena di rilievi fotografici.) Ho indetto una piccola assemblea con i cittadini residenti al Borgo S. Antonio e insieme abbiamo studiato gli atti e quando sabato 1 febbraio si è tenuta l’assemblea pubblica abbiamo potuto depositare un nostro documento che recepito dall’amministrazione ha prodotto delle modifiche/aggiunte allo studio di fattibilità portato in Consiglio Comunale, ecco il testo del nostro documento :
“Verucchio
01.02.2014 Facciamo seguito alla nostra richiesta verbale dello scorso 17 dicembre di avere un
percorso partecipato con i cittadini su questo Piano di recupero del Borgo e
siamo contenti che l’Amministrazione comunale abbia voluto rispondere alla
nostra proposta con questa assemblea pubblica.
Sono molti anni
che il Borgo Sant’Antonio non è tra i pensieri di questa Amministrazione
comunale, l’ultima volta risale alla sistemazione della Fonte e c’era ancora
l’ex Sindaco Giovagnoli.
Nel frattempo
il Borgo, anche se dimenticato dall’Amministrazione, è stato scoperto da nuovi
residenti e da turisti, si sono
intensificate anno dopo anno le persone che a piedi lo attraversano restando
ammaliati dalla bellezza e integrità del luogo.
Infatti una
delle caratteristiche più premianti del Borgo è quella di assapora al suo
interno l’integrità strutturale di un vecchio borgo rurale, di qui la necessità
inderogabile di porre la massima attenzione progettuale nella prospettiva di
riqualificazione futura perché siamo di fronte ad un vero piccolo gioiello
molto delicato.
La situazione
di degrado è tristemente famosa ai suoi residenti, assessori e dipendenti
comunali conoscono fin troppo bene le innumerevoli volte che li abbiamo
richiamati segnalando loro le varie emergenze e la realtà attuale sarebbe stata
meno degradante se fosse stata oggetto nel tempo di piccole manutenzioni
costanti.
Nel merito del
vostro studio per quanto riguarda gli spazi pubblici, dopo aver visionato le vostre schede siamo ad integrarle con
altre segnalazioni che Vi chiediamo gentilmente di voler tenere in
considerazione nel Piano di recupero :
-
sistemazioni strade, buche
- segnalazioni stradali
con numeri civici ed istallazione di segnaletica che indichi il raggiungimento
del Borgo dai gradini prospicienti il Museo, specificando i luoghi da visitare
: Chiesetta - Lavatoio
pubblico - Pieve romanica (precedente
nostra richiesta del 10 maggio 2003 Vs. prot. 5523)
- Evitare l’utilizzo di
diserbanti per la manutenzione del verde
- Integrare alla
programmata sistemazione del verde anche quella della pulizia delle strade
- un Piano che abbia una
visione più a lungo termine con pratiche di sostenibilità ambientale,
ecologica e di risparmio
energetico. La particolarità delle piccole dimensioni del Borgo
potrebbero essere colta come una
opportunità per l’Amministrazione comunale per testare in fase
sperimentale nuove pratiche di
innovazione tecnologica ed ecologicamente sostenibili.
- fermata del “pulmino a chiamata” sotto la Rocca e alla Chiesetta
-
verifica tetto e struttura
della Chiesetta.
Il piano di
riqualificazione non può non tenere conto, anche se formalmente fuori dai
perimetri strettamente urbanistici del Borgo, della Pieve romanica, una degli edifici più antichi
del nostro Comune, che si raggiunge con facilità a piedi proprio dal Borgo;
sarebbe quindi un elemento di naturale completamente per potenziare tour
pedonali per viaggiatori affamati di cultura e paesaggio.
Vogliamo pertanto portare
alla Vostra attenzione l’esistenza della bruttissima recinzione che circonda la
Pieve, non degna di un edificio di quella importanza e senza dubbio posizionata
senza autorizzazione.
Sempre nel merito di
potenziare i tour pedonali, sarebbe interessante affiancare alle riaperture dei
tracciati identificati nel vostro
Piano anche altri non strettamente rientranti nel perimetro del borgo ma indubbiamente
ad esso strettamente collegati, che conducono alla campagna circostante ed
anche essi meritevoli di tutela e di valorizzazione benché fuori dal perimetro
del centro storico. Una individuazione di ambiti perimetrali su parametri più
vasti : storico-urbanistici e naturali, la suggestione più ampia di un
territorio di così alto pregio.
Vi chiediamo inoltre di
prevedere che su tutto il piano di riqualificazione sia contemplata la totale
sostituzione dei pali e dei lampioni dell’illuminazione pubblica. Attualmente
il vostro Piano prevede solo alcune sostituzioni e aggiunte di nuovi
pali(l’ultima nostra segnalazione
risale al lontano settembre 1999, fatta al dirigente Barocci e al ex
assessore Pulimanti). I pali
attualmente esistenti, consoni ad
un contesto di grande circonvallazione urbana piuttosto che ad un borgo
rurale, sono stati posizionati
senza nessuna autorizzazione della Soprintendenza, non si può certo pretendere rispetto delle regole e
normative- urbanistiche del centro storico solo ai cittadini quando è proprio l’Amministrazione che
non solo non da il buon esempio ma in sostanza elude tali prescrizioni.
Chiediamo inoltre che le
fasi successive alla stesura del Piano, rivisto includendo questi nostri
suggerimenti, veda la partecipazione attiva dei cittadini per quanto riguarda :
-
Stralci esecutivi
e di programmazione degli interventi, garantendo la condivisione sulle priorità
d’intervento più urgenti, prima che questi siano arbitrariamente decisi solo
dalla Giunta.
-
Concordare preventivamente le modalità e la tempistica per
quanto riguarda gli interventi di spettanza dei privati, non dimenticando che
nel Piano prevedete una vostra attivazione immediata con provvedimenti
repressivi su illeciti normativi e dei regolamenti edilizi ma la stessa tempestività
repressiva non la si evidenzia per
gli stessi illeciti da voi perpetrati nei contesti pubblici. Chiediamo parità di trattamento.
-
Affidamento di incarico esterno per la redazione del Piano di
Recupero
: chiediamo che tale affidamento sia effettuato tramite bando di gara e di
conoscerne i relativi costi.
Cittadini del Borgo
Sant’Antonio
Consigliera
indipendente Daniela Montanari”
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